Un'espressione di quattro fasi che sono quelle del ciclo della donna, della luna, delle stagioni e possiamo vederle rispecchiate ovunque. Se guardiamo come la faccia della luna cambia nell'arco del mese abbiamo un esempio di quello che succede nel grembo.
Per ogni fase è stato scelto un albero simbolo: Il Salice, La Betulla, il Melo e il Tamarice, Faggio.
Nella Luna nuova, silenzio e inverno sono aspetti identici della fase mestruale. Con il sanguinare ripartiamo dal mondo interiore con la gestazione di un nuovo ciclo accolto dentro la Terra. Con il mestruo siamo nell'ascolto profondo, ritirate dal mondo; siamo nel blu con il dono dell'intuizione femminile che è indicibile e stiamo con le radici nella Terra. L'albero simbolo di questa fase è il Salice: argentato, silenzioso e forte. Nei secoli è stato associato alla luna e alla qualità femminili, alle divinazioni attraverso l'acqua, alla vita segreta. Uno dei nomi più antichi di Salice è Helike, che coincide con un nome della Dea madre. Le arpe celtiche erano costruite con i salici, così come i contenitori, i vasi, i recipienti. Il Salice protegge il contenitore della vita, cioè l'utero, durante la fase delicata e potente del sanguinamento. Il Salice ci aiuta a essere una sola cosa con il nostro ciclo, ad accogliere la Luna e il potenziale femminile.
Nella Luna crescente la fase della pre-ovulazione - la primavera - abbiamo la Betulla, albero aggraziato legato alla giovinezza, al rinnovamento, al cominciare le nuove cose, alle vergini della bellezza diafana e celeste. Siamo nella gialla, propositive e coinvolgenti, con grandi energie di espansione; molto proiettate all'esterno e visibili; gaie e terrene, aggraziate e sensibile.
Nella luna piena, compimento, rotonda in cielo - l'estate - il miracolo del nostro grembo, l'ovulazione, la fanciulla che diventa donna, regina compiuta, splendente, piena e madre. A celebrare questa fase di rotondità e fecondità è il Melo, l'albero che incarna la pienezza, che benedice la triplice divinità femminile, che porta il frutto dell'Eternità, che nutre i corpi di vita e gli animali di prosperità. Ci sentiamo passionali, magnetiche, capaci di accudire e sosteniamo il ritmo caldo della pienezza del compimento e, se lo desideriamo, del concepimento. In questa fase siamo consapevoli del nostro valore che è frutto del rispetto che abbiamo saputo avere per tutto l'intero ciclo e dei suoi diversi aspetti.
Nella luna calante, il ritirarsi della luce riflette il ritirarsi delle energie nella fase premestruale o post ovulatoria. Nell'autunno il movimento si ricurva per ritornare al suolo. Siamo nel colore bianco come sintesi di tutto, ciò comprende la gamma dei colori che siamo state. L'albero è il Tamarice, simbolo delle cose semplici. Umile pianta che consolida il terreno, che nutre il sangue, che sfida il deserto e il sale. Siamo nell'essenziale, nella via del ritorno, nel momento in cui si riconosce solo ciò che serve davvero e il resto lo si lascia in dietro o lo si ridona alla Terra. Siamo assorte e sognatrici; un po' pericolose e sensuali come incantatrici.